La geomorfologia studia le forme che costituiscono il rilievo del territorio investigandone l’origine e l’evoluzione, al fine di individuare i processi fisici in atto.
La superficie terrestre si modifica in risposta ai vari agenti geomorfici, come ad esempio: processi di incisione ad opera dei corsi d’acqua, delle acque meteoriche o del vento, erosione marina, fenomeni franosi, vulcanismo, processi antropici, ecc.
La cartografia geomorfologica consente di descrivere i processi che agiscono sul territorio individuando le aree eventualmente soggette a rischio.
Principali applicazioni:
- Analisi preliminari dello stato del territorio
- Valutazione delle principali sorgenti di rischio (da frana, idraulico, ecc.)
- Parte fondamentale di strumenti di pianificazione territoriale e regolamenti urbanistici
- L’analisi geomorfologica viene eseguita con varie metodologie.
Analisi aerofotogrammetrica
L’utilizzo di stereocoppie, vale a dire di coppie di riprese aeree riprese da punti di vista adiacenti, consente di visualizzare una porzione di territorio con un effetto tridimensionale. La distanza tra i due punti di ripresa (che varia in funzione della scala delle immagini) aumenta l’esagerazione verticale della topografia, consentendo di individuare anche le forme relitte e nascoste dalla presenza di vegetazione.
L’analisi aereofotogrammetrica tradizionale viene eseguita su fotogrammi cartacei, attraverso l’uso di stereoscopi ottici. Negli ultimi anni si è sviluppata l’aerofotogrammetria digitale, che unisce la visione stereoscopica alle tecnologie GIS.
Rilievo di campagna
I risultati delle analisi fotogrammetriche vengono confrontati iterativamente con dei controlli in campagna, durante i quali si verificano le osservazioni svolte, oltre a verificare le litologie affioranti, la distribuzione e la tipologia dei sedimenti presenti ecc.
Geomorfometria
Le metodologie GIS permettono di analizzare le forme del territorio utilizzando algoritmi numerici applicati a modelli digitali del terreno (DTM o DEM). In questo modo è possibile descrivere numerosi parametri del territorio, come l’energia del rilievo, la presenza di profili topografici non rettilinei, individuare i bacini idrografici ed il reticolo di drenaggio, ecc. Tuttavia, la qualità dei risultati dipende fortemente dalla risoluzione spaziale dei modelli di elevazione digitale.